Burgos

 

 

 

 

 

 

Altitudine: m 561 Superficie: kmq 18,25 Abitanti: 1.089

 

Il paese ai piedi del castello nel quale mori Adelasia di Torres

 

 

II paesino, posto ai piedi dell'alto cono sul quale si levano i ruderi del castello al quale ha dato il nome, nel luogo in cui la catena dei monti del Marghine si salda a quella del Goceano. conserva il suo minuscolo nucleo medioevale - strette stradine lastri­cate ai cui lati si allineano casette antiche per la maggior parte in ab­bandono - intorno al quale sono sor­te nuove case e nuove strade. Ha una chiesa dimessa, quella di Sant'Antonio Abate, col suo campanile a pian­ta quadrata.

Nacque nel 1353, quan­do Mariano d'Arborea vi insediò una trentina di coloni con le loro fami­glie, perché coltivassero le terre an­nesse al castello, che allora esi­steva già da più di due secoli, poi­ché era stato costruito fra il 1127 e il 1129 da Gonario di Torres e da al­lora era stato al centro di vicende tempestose: sul finire del XII secolo era stato assediato e poi conquista­to dal Giudice di Cagliari Mariano di Massa; intorno alla metà del Duecen­to vi era morta Adelasia di Torres.

In seguito nel castello si sarebbero in­sediati i Doria, quindi i Giudici di Ar­borea, infine gli aragonesi.

Dell'im­ponente costruzione oggi restano tratti della triplice cinta muraria e la torre principale, alla quale si accede per una porta leggermente sopraele­vata.

Accanto ai ruderi sono state trovate le tracce di quella che dovet­te essere una cisterna.

La frazione di Foresta Burgos, do­ve ancora si addensano bei boschi di lecci, tassi, roverelle, è una dozzina di chilometri a nord-ovest del paese.

Nata nel tardo Ottocento come azienda agraria, oggi è sede dell'Isti­tuto d'incremento ip­pico, dove funziona il Centro regionale di allevamento del ca­vallo anglo-arabo-sardo.

Vi si allevano anche numerosi asi­nelli bianchi dell'Asinara e cavallini della Giara di Gestori.

Nelle immediate vicinanze di Foresta Burgos si trova, su un'altura nel fol­to dei boschi, il Nuraghe Costa, che è piuttosto un imponente com­plesso comprendente un antemurale costruito per proteggere un villaggio del quale si distinguono ancora i re­sti, e un grande nuraghe a più torri.

Dell'antemurale resta un lungo tratto che ha ancora ben visibile il cammi­namento largo quasi un metro e mezzo. Poco lontano è il Nuraghe S'Unighedda, del quale si conservano la torre centrale, i resti di una torre secondaria e un tratto dell'antemu­rale. Il torrione centrale, costruito in blocchi di basalto, mostra, lungo tutta la circonferenza interna, una sporgenza che presumibilmente so­steneva la copertura in legno.