Illorài
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Altitudine: m 515 Superficie: kmq
57,04 Abitanti: 1216 |
Il Pont'Ezzu,
costruito sui Tirso fra l'XI e il XIJ secolo |
Posto in una conca ai piedi
di un colle, il Monte Unturzu, non lontano dal confine della provincia di Nuoro,
Illorài, come gli altri paesi del Goceano, guarda verso la valle percorsa dal
Tirso, che scorre a 5 chilometri dal paese e 400 metri più in basso. L'abitato, che nel suo
nucleo storico ha strade strette e irregolari ai cui lati le
case si addossano l'una all'altra, rivela le origini antiche del borgo, che
già esisteva nel Trecento (i documenti di quell'epoca lo indicavano col nome
di Illortay). Di non grande rilievo la
chiesa parrocchiale, intitolata a San Gavino martire. Di maggior interesse la chiesetta
campestre della Madonna di Lucche, posta a qualche chilometro dal paese. Addossata alla piccola
chiesa, la cui costruzione risale al Duecento, nel 1954 ne fu eretta una
seconda, priva di pregi rilevanti, ed una terza sorse, vicinissima, in anni
più recenti. Non lontana dal singolare
agglomerato di chiese è la Necropoli di Molia, che raggruppa dieci domus
dejanas, fra le quali le più vaste che si conoscano nell'isola, che risalgono
all'Età neolitica recente (3500-2700 a.C.), ma furono utilizzate fino
all'Età del Rame. La prima tomba conserva
i resti di un corridoio all'aperto, un vasto ambiente semicircolare al
quale sono collegate almeno undici celle. La settima tomba si distingue
dalle altre per la raffinata esecuzione, per la presenza di elementi
architettonici come lesene, banconi, architravi, e per alcuni ambienti
totalmente dipinti di rosso. A qualche chilometro di
distanza si leva, intatto, il Nuraghe Lucche, che ha un'unica torre,
l'ingresso rivolto ad est, una camera centrale sulla quale si aprono tre
nicchie e una scala elicoidale che conduce alla cima. Dal nuraghe si vede il Pont'Ezzu,
o Ponte del Diavolo, costruito sul Tirso in età giudicale (fra l'XI e il XII
secolo), probabilmente sulle strutture di un ponte romano. Ha tre campate, delle
quali quella centrale è più ampia delle due laterali, che poggiano saldamente
sulla roccia. |