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IL PARCO DEL 
GENNARGENTU  


IL PARCO

IL MARE

LA FLORA

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I L  P A R C O  D E L  G E N N A R G E N T U

...la montagna, l'uomo, e il mare...

Parco

Una muraglia di cime si sussegue, si confonde e si protende maestosa sulle vallate di Oliena e di Orgosolo. Pare ergersi arcigna a difesa di un arcano mistero. Dietro c’è il Supramonte. Una montagna antica, selvaggia, di rude bellezza e ammaliante solitudine. E’, il Supramonte, un vastissimo altopiano di calcari mesozoici, compreso nei comuni di Oliena, Orgosolo, Dorgali e Urzulei. L’altezza media delle cime è di circa 900 metri, mentre la vetta più alta è il Monte Corrasi (m. 1463). Il paesaggio è molto tormentato, spesso interrotto da strette gole, imponenti bastionate calcaree, larghi pianori, doline profonde, forre nascoste e misteriose. L’acqua in superfice manca completamente a causa del calcare fessurato che inghiotte ogni goccia di pioggia, convogliandola in imponenti bacini idrici sotterranei. L’uomo ha abitato nel Supramonte sin da tempi antichissimi. Nella grotta Corbeddu (Oliena) sono state ritrovate delle ossa lavorate di un cervo; l’esame al C14 ha datato a circa 13500 anni fa, la più antica indicazione della presenza dell’uomo in Sardegna. Ci sono anche numerose testimonianze dell’era nuragica, come le vestigia dei nuraghi Mereu e Gorroppu e del villaggio di Tiscali. In seguito, e fino ai giorni nostri, nel Supramonte ha vissuto l’uomo pastore, costretto dall’asprezza e dalla aridità dei luoghi ad un’attività di sola sopravvivenza, condotta spesso con metodi primitivi. La scarsa convenienza economica di tale attività ha portato allo spopolamento della montagna ed oggi il Supramonte è uno degli ambienti più selvaggi e disabitati rimasto in Europa. E’ pertanto un’immensa riserva, destinata ad avere sempre maggiore importanza dal punto di vista naturalistico e turistico. L’insediamento antico più importante è il villaggio nuragico di Ruinas, nei monti di Arzana, di cui facevano parte almeno 200 capanne circolari disposte intorno ad un grande nuraghe centrale. Le principali attività svolte nel Gennargentu sono la pastorizia e l’utilizzo del bosco.

Panorama del Supramonte

Lo scheletro di un vecchio ginepro compone il paesaggio a "Su Lidone" (Supramonte)

    

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