Isola di Sardegna

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Viaggi esplorazioni

Viaggi esplorazioni

I viaggi e le esplorazioni


Se nel mondo greco la ricerca di nuove terre fu detta­ta dalla pressione demografica e dalla povertà della ma­dre patria, occorre premettere che la spinta dei Fenici verso Occidente e quindi l'esplorazione di terre scono­sciute e avvolte nel mistero ben difficilmente fu animata dallo spirito di avventura. Se questo vi fu, probabilmen­te fu accompagnato dal desiderio di acquisire nuovi mercati e dalla ricerca di sempre più abbondanti giaci­menti di materie prime.
Tralasciando per il momento quelle che furono le grandi rotte da est a ovest, che, pur lunghissime, costi­tuirono un percorso abbastanza usuale per il naviglio mercantile fenicio, si prenderanno in considerazione quegli itinerari che, per la loro lunghezza e per le terre che toccarono, sono da ritenere straordinari per l'epoca nella quale furono compiuti. Primo fra tutti è il già cita­to viaggio attorno al continente africano effettuato da una flotta fenicia armata dal faraone Necao. Le imbar­cazioni, partite dal Mar Rosso verso la fine del VII sec. a.C., compirono il periplo dell'Africa verso ovest in tre anni, ritornando in Egitto attraverso il Mediterraneo. Il sostentamento dei naviganti fu garantito dalla semina delle messi, raccolte durante le soste.
Un altro viaggio, più breve ma del quale esiste una relazione assai dettagliata, fu quello compiuto verso la fine del V sec., a.C. da Annone Cartaginese. L'impresa ebbe luogo con tremila coloni imbarcati su sessanta navi mosse ciascuna da cinquanta remi, da cui il nome greco di pentecontere. L'ammiraglio Annone condusse i suoi compagni lungo le coste atlantiche dell'Africa, fino al Golfo di Guinea. L'esplorazione portò tra l'altro alla cattura di strani indigeni pelosi, che probabilmente null'altro erano che grandi scimmie antropomorfe.
Un'altra impresa degna di menzione fu il viaggio che il cartaginese Imilcone compì verso la metà del V sec. a.C. alla ricerca delle miniere di stagno del Nord-Europa. Il navigatore, superate le Colonne d'Erede e traversato il Golfo di Biscaglia, approdò in alcune isole che denominò Cassiteridi, in virtù della presenza di ric­che miniere di questo minerale e che sono probabilmen­te da identificare con l'Irlanda meridionale e con la Cornovaglia.

 
 
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