Menu principale:
La Nurra è un quadrilatero dal disegno alquanto irregolare che occupa l'angolo nord-
In linea di principio questa regione comprende i territori di soli quattro comuni: ALghero, Stintino, Porto Torres e Olmedo. Ma di fatto, nella sua parte centrale e per un lungo tratto della costa occidentale, è occupata da una significativa porzione del territorio comunale di Sassari, uno dei più vasti d'Italia con i suoi quasi 550 chilometri quadrati di superficie. A questo comprensorio si può inoltre aggregare il comune di Putifigari, paese singolarmente isolato nella sua marginalità pastorale dall'assenza di strade che lo colleghino alla costa, ma lontano non più di una decina di chilometri, in linea d'aria, dal centro di Alghero. La costa occidentale, con le sole eccezioni della Baia di Porto Conte, della Rada di Alghero e di poche cale distese qua e là fra le rocce (la più ampia delle quali è la spiaggia di Porto Ferro), è alta, scoscesa, difficilmente accessibile da terra e battuta dai violenti venti del quadrante di nord-
Il cavaliere d'Italia è fra le specie più caratteristiche dell'avifauna palustre che frequenta i numerosi stagni e le altre zone umide del Nord Sardegna
L'entroterra è occupato da una vasta e fertile pianura, resa ancor più produttiva dalla bonifica di Fertilia, una delle più importanti fra quelle realizzate nel ventennio fra le due guerre, e interrotta con una certa frequenza dall'emergere di colli isolati, dalle cui cime svettano ben visibili i resti ta-
Di non comune dignità architettonica anche i centri urbani, ciascuno dei quali ha una propria storia da raccontare. Porto Torres, dopo il prestigioso periodo della colonizzazione romana, fu a lungo la capitale del Giudicato di Torres e si dotò di una chiesa, la basilica di San Cavino, che è quasi unanimemente considerata il capolavoro del romanico in Sardegna.
Il fenicottero rosa è un frequentatore abituale dello stagno di Pilo, lungo la strada fra Porto Torres e Stintino (ma in territorio comunale di Sassari)
Olmedo fu in età giudicale un grosso borgo agricolo, capoluogo dell'omonima curatoria: del suo passato di relativo benessere resta a testimonianza la parrocchiale di Nostra Signora di Talia, una delle più belle chiese romaniche della provincia fra quelle tuttora ubicate in ambiente urbano. Alghero, dapprima città fortificata dei Doria poi enclave catalana in terra sarda, offre al visitatore uno dei rari centri storici di grande valore dell'isola, e certamente il meglio conservato. Stintino, infine, villaggio di pescatori fondato negli anni Ottanta dell'Ottocento dagli esuli dell'Asi-
Fra le feste religiose spiccano i riti della Settimana Santa di Alghero, fortemente influenzati dalla cultura iberica, mentre a Stintino si svolge nella tarda estate la Regata della Vela Latina, manifestazione culturale ancor più che sportiva, volta al recupero di una tradizione di carpenteria navale nobilissima, che cerca oggi di risollevarsi da un lungo periodo di declino.
Alghero è nota anche a livello internazionale per la pesca e la lavorazione del corallo, che costituisce una delle attrazioni tradizionali della città vecchia. Di grande rilievo quantitativo e di eccellente qualità le produzioni di vino e di olio, mentre le aragoste di Alghero e di Stintino sono rinomate (insieme con quelle di Castelsardo e di Bosa) come le migliori del Mediterraneo.
La gola di Su 'Entale, in territorio di Padria: stretto canyon scavato da un affluente del Temo tra scoscese pareti di roccia
Rocce scistiche sotto l'impeto del mare in un aspro tratto della costa di Stintino