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Aglientu

Gallura

Comune di Aglientu

(provincia Gallura Olbia-Tempio)

Altitudine: m 420 Superficie: kmq 148,56 Abitanti: 1.071

II paese, che ha origini non remote, poiché la sua nascita risale alla se­conda metà del Settecento, si sten­de, seguendone il declivio, sul ver­sante orientale d'una collina d'altez­za modesta ad onta del nome: il Monte Biancu (688 m) m. Fu una delle molte frazioni di Tempio fino al 1959, quando divenne comune auto­nomo, ma fino al 1968 conservò il nome originario di San Francesco d'Aglientu; lo attraversa un'unica strada che si distacca diciotto chilo­metri più a monte dalla Tempio-Palau per confluire, a dieci chilometri da Aglientu, nella strada costiera Castelsardo - Santa Teresa presso il lito­rale di Vignola.
L'abitato è d'impianto semplice: al centro, in una bella piazza, la chiesa parrocchiale intitolata a San France­sco; intorno le strade diritte e age­voli, disposte secondo un elementa­re ordine geometrico. Le case, le più vecchie delle quali conservano la struttura dell'antico stazzo e mostra­no i bei muri di granito grigio lascia­to a vista, seguono il digradare del suolo. La chiesa fu il primo nucleo intorno al quale sorse il paese; fu costruita, intorno alla metà del Set­tecento, dai pastori dei centri mon­tani dell'interno, che nei mesi inver­nali erano costretti dai rigori del cli­ma a condurre le greggi nei pascoli prossimi al mare e che per gradi, per sfuggire ai disagi dell'annuale tran­sumanza, qui finirono per insediarsi stabilmente. Ora, già da qualche de­cennio, l'antica chiesetta dei pastori è stata interamente ricostruita in bei granito a vista.
Il comune di Aglientu dispone di un territorio singolarmente vasto  poco meno di quindicimila ettari che è fra i meno densamente popolati di tutta la Sardegna: appena sette abi­tanti per chilometro quadrato. Tut­tavia soltanto una parte della pur esigua popolazione risiede nel centro abitato; la parte rimanente è di­spersa in numerosi stazzi e minusco­le frazioni. Il territorio conobbe insediamenti umani già in età nuragica; ne resta­no significative testimonianze nei due nuraghi, quello chiamato Su Naracu e il Tuttusonis.
Vignola, che fa parte del comune, fu in passato un centro di qualche vita­lità: a Viniola (toponimo che ha resi­stito quasi immutato per millenni) i i Romani stabilirono una stazione di | posta lungo la strada costiera che I collegava Tibula (Santa Teresa) con | Turris Libìsonis (l'attuale Porto Tor-I res). L'antico insediamento romano riprese vita in età medioevale, quando il borgo di Viniola divenne il capoluogo dell'omonima curatoria, nel Giudicato di Gallura. Ma dal XIV secolo le minacce che venivano dal mare, le incursioni dei pirati e le pesti non infrequenti, provocarono il totale spopolamento di tutta la zona costiera.
Oggi alle risorse dell'allevamento e, benché in misura minore, dell'agricoltura, che in passato hanno sempre assicurato ad Aglientu un certo benessere, si è aggiunta quella rappresentata dai diciotto chilometri di splendida costa, una lunga successione di spiagge di straordinaria bellezza e di scogliere, compresi nel territorio del comune, che hanno consentito l'avviarsi di un promet­tente sviluppo turistico, del resto già vivace. Collegata al paese da die­ci chilometri d'una bella strada asfaltata è la spiaggia di Vignola, lungo arenile di finissima sabbia bianca, delimitata alle due estremità da insenature rocciose. Il verde di una grande pineta si stende alle spalle della spiaggia, mentre la linea uniforme della costa è rotta dalla torre spagnola e dalla chiesetta di Santu Silvaru (San Silverio), eretta intorno al 1930, in onore del loro patrono, dai pescatori ponzesi che venivano a gettare le reti nel mare della Gallura e su questo tratto di costa trascorrevano lunghi periodi. Più a nord, oltre una breve prominenza della costa, si distende la candida spiaggia di Rena Majori.
La più lunga fra le molte comprese nel­l'arco dell'ampia Cala Vall'Alta, profonda insenatura compresa fra il promontorio di Monte Russu, dalle alte rocce rossastre, e la costa di Santa Teresa. Tutta la vasta area nel­la quale sono compresi Cala Vall'Alta e Monte Russu costituisce un conte­sto naturalistico e paesistico per più di un verso singolare; qui, fra l'altro, sono presenti le più vaste estensioni di Armerìa pungens (rosa marina) di tutta la Sardegna. D'interesse non minore è, alle spalle della spiaggia di Rena Majori, l'imponente sistema di dune coperto da una vasta pineta curata dalla Guardia forestale. La pi­neta, nella quale sono state aperte agevoli strade sterrate, può essere attraversata anche in auto.
Chi visiti questi luoghi il primo o il secondo sabato d'agosto potrà parte­cipare alla Festa del turista, che vie­ne organizzata ogni anno per dare il benvenuto agli ospiti dell'estate.



 
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