Menu principale:
Comune di Ittireddu |
Una sala del Museo archeologico ed etnografico
II paesino si distende verso la piana dai piedi di un'altura rocciosa di origine vulcanica, il Monte Ruju; di origine vulcanica, del resto, sono tutti i rilievi della zona, nella quale l'estrazione della pietra pomice è sempre stata un'attività largamente diffusa.
L'abitato, per altri versi di non grande rilievo, ha però al centro la piccola Chiesa di Santa Croce di grande pregio architettonico: a navata unica,con tre absidi, fu costruita in tre fasi successive a partire dal VI-
Alla struttura originaria, dalla pianta a croce greca e con una sola abside, furono dapprima aggiunte altre due absidi.
In seguito, nel XII secolo, la chiesetta subì una modifica radicale con l'allungamento della navata.
Della stessa epoca, e d'impronta romanica, la facciata in blocchi di calcare chiaro con inserti di basalto scuro disposti senz'ordine.
La bicromia si fa regolare nell'arco a sesto acuto del portale.
Nelle immediate vicinanze dell'abitato è il Nuraghe Funtana che fu forse eretto a presidio delle naturali vie di penetrazione verso l'interno.
Il territorio conserva tracce che documentano una presenza fenicio-
Sono più lontani dal paese, al confine col territorio di Mores, i resti di un ponte romano, il Pont'Ezzu, costruito sul corso del Rio Mannu di Ozieri.
Delle tre arcate originarie, in tufo bianco e basalto, ne restano due, di ampiezza diversa.
Di grande interesse è il Museo archeologico ed etnografico, accanto al Municipio, in una delle cui sezioni sono ordinati con esemplare rigore scientifico e didattico i reperti che testimoniano del succedersi degli insediamenti umani nel territorio, dalla preistoria all'età medioevale.
Di valore non minore è la sezione etnografica, nella quale con altrettanto scrupolo sono documentati i diversi aspetti della cultura locale tradizionale.