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Comune di Mara |
Il Santuario dì Nostra Signora di Bonuighinu
Posto, con Padria e Pozzomaggiore, al margine sud-
L'abitato è costituito da quattro nuclei distinti, che le nuove costruzioni vanno ora unificando.
È di qualche rilievo la chiesa parrocchiale intitolata a San Giovanni Battista: costruita nel Cinquecento, subì due secoli più tardi un parziale rifacimento che modificò radicalmente la facciata.
Per lungo tempo l'economia del paese si affidò fondamentalmente alla coltivazione del grano, che qui veniva prodotto in quantità rilevanti.
Trasse beneficio anche dalle cave di caolino, largamente utilizzato dalle industrie della ceramica; attualmente, però, le cave sono quasi completamente abbandonate.
Il territorio, non molto vasto (poco più di 1800 ettari), proprio per l'abbondanza d'acqua e per la natura calcarea del suolo che favoriva il formarsi di grotte, conobbe insediamenti umani fra i più antichi dei quali in Sardegna siano rimaste testimonianze.
In una grotta detta Sa 'Ucca 'e Su Tintirriolu (la Bocca del Pipistrello), qualche chilometro a nord-
Materiali risalenti a un'epoca ancora anteriore (età neolitica antica) sono stati trovati in un'altra grotta, detta di Filiestru, che si apre accanto alla prima e come la prima è di notevole interesse anche dal punto di vista speleologico.
Poco lontano si trova una terza grotta, Sa 'Deca 'e Su Trumbone, profonda 25 metri, che è stata esplorata soltanto per i primi 400 metri.
In età medioevale tutta la zona fu soggetta al dominio dei Doria, che nel Trecento costruirono a Bonuighinu, a pochi chilometri da Mara, un castello che in seguito fu abbattuto dagli aragonesi e del quale restano soltanto poche rovine.
A breve distanza, sui ruderi di una chiesa preesistente che forse dipendeva dal castello, nel tardo Settecento fu costruito il Santuario di Nostra Signora di Bonuighinu, uno dei pochissimi esempi di architettura rococò esistenti in Sardegna.
Nella facciata a tre ordini, di forte effetto scenografico, la raffinata lavorazione della pietra sembra prendere a modello t'intaglio artigianale del legno.
Il santuario è al centro della festa principale di Mara, che si svolge la terza domenica di settembre.