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Comune di Bono |
Una veduta dell'abitato
Disteso su un poggio in lento declivio alle pendici sud-
A Bono nacque Giovanni Maria Angioi, che capeggiò la rivolta antifeudale del 1796. Gli abitanti del paese furono fra i suoi più accesi sostenitori; fu così che nel luglio di quell'anno le truppe regie comandate da Efisio Pintor Sirigu, "Pintoreddu", alle quali era stato affidato il compito di catturare i seguaci e i parenti dell'Alter-
L'abitato era formato originariamente da tre nuclei distinti, che la recente espansione edilizia e andata per gradi saldando. Di qualche interesse e la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, costruita sul finire del Cinquecento. L'architettura risente d'influenze diverse: nella semplice
facciata a capanna si apre un portale dalle linee rinascimentali sormontato da un timpano, mentre fra le due cornici che dividono orizzontalmente la facciata vi e un rosone di chiara ispirazione gotica; echi della tradizione romanica si avvertono invece in una fila di archetti pensili che corre sotto la cornice inferiore. Cinque chiese campestri (quelle di San Gavino, San Nicola, Santa Restituta, Sant'Ambrogio e Santa Barbara) sorgono nella pianura, a breve distanza l'una dalI'altra, a qualche chilometro dal paese. Di qualche rilievo la chiesetta di San Gavino, del XII secolo, interamente costruita in cotto. Sempre nella piana si leva il Nuraghe Badde Cherchi, in buono stato di conservazione: e un nuraghe complesso costituito da una torre principale a pianta circolare e da una cortina costruita, come la torre, in blocchi di granito. II territorio di Bono, che dalla valle del Tirso si spinge fino alla cima del Monte Rasu, e ricchissimo di boschi, compresi in gran parte nel complesso forestale del Goceano. Di grande interesse la Foresta di Sos Niberos, sul versante orientate del Monte Rasu. E la sola formazione di tassi (alberi di straordinaria longevità, che possono raggiungere i 2000 anni d'età e i 20 metri d'altezza) esistente in Sardegna. A Sos Niberos gli alberi plurisecolari sono numerosi; il maggiore, proclamato dalla Regione "monumento verde", e alto 11 metri e ha una circonferenza di 7.
La chiesetta di San Nicola, una delle cinque Chiese del campo