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Florinas

Sassarese

Comune di Florinas
(provincia di Sassari)
Altitudine: m 417 Superficie: kmq 36,09 Abitanti: 1.617   

Un’immagine dell'abitato

Posto al sommo di un pendio scosce­so e ripido, il paese si affaccia sul profondo canalone nel quale corre la strada Carlo Felice, e che lo divide da Codrongianos, alto sul versante op­posto.
L'abitato è disteso, da nord a sud, intorno a due strade che confluiscono in una vasta piazza a un lato della quale sorge, su una gradi­nata, la chiesa parrocchiale intitola­ta all'Assunzione di Maria Vergine.
La chiesa, accanto alla quale si leva un campanile a sezione quadrata alla base e poi poligonale, fu costruita nel Cinquecento e sottoposta in se­guito a parziali rifacimenti che non ne hanno alterato le linee severe della facciata.
All'interno si conser­vano due dipinti cinquecenteschi (una Visione di sant'Uberto e un San Nicola) del pittore fiorentino Baccio Gorini; un terzo dipinto del Gorini, un grande polittico raffigurante la Crocifissione, è custodito nella chie­sa seicentesca di Santa Croce.
Florinas non conserva molte tracce della speciale dignità che ebbe in età giu­dicale, quando fu capoluogo della curatoria di Figulinas. In passato fu paese di agricoltori e di cavallanti che trasportavano merci in tutta questa parte della Sardegna (alternò il lavoro contadino con quello del cavallante lo stesso Giovanni Tolu, il bandito di Florinas le cui gesta furo­no raccontate da Enrico Costa in un'opera in bilico fra la biografia e il romanzo).
Oggi, se non vi sono più cavalli, anche l'agricoltura ha in lar­ga parte ceduto il posto al lavoro in­dustriale.
Il territorio, nel quale furono censiti 39 nuraghi, oggi per la maggior par­te diroccati, fu abitato in età anti­chissime.
Di notevole interesse sono i resti di un insediamento nuragico, che rivela i segni di sovrapposizioni di età romana, scoperti a qualche chilometro dal paese, in una località chiamata Sa Punta 'e Onossi. Ne fan­no parte una struttura circolare, di funzione incerta, costruita con gros­si blocchi calcarei e originariamente coperta a ogiva, e i resti di un vil­laggio nel quale una capanna con­serva il focolare centrale e un sedile che corre lungo il perimetro interno.
Nel vicino sito di Giorrè fu trovata una statuetta bronzea (una figura maschile con maschera d'argento sul viso e piccole ali che spuntano dal capo) nella quale si è creduto di rav­visare un Hermes.
Il reperto, del II secolo a.C., è ritenuto un documen­to assolutamente unico.
A una deci­na di chilometri dal paese, in una vallata percorsa dal Rio Mannu, si trova il Nuraghe Corvos, la cui struttura, monotorre, si è conservata per 8 metri d'altezza.
Il nuraghe, nel quale una scala che parte dalla ca­mera inferiore consente di accedere a quella superiore, fu in età antica oggetto di un restauro.
Non lontana dal Nuraghe Corvos è la Tomba nuragica di Campu Lontanu, scavata co­me le altre nella roccia, ma nel­la quale elementi scolpiti nelle pare­ti sembrano imitare la struttura di una tomba di giganti.
Da alcuni anni, il 3 agosto, si svolge a Florinas la Rassegna del folclore "Lorenzo Manconi", che ospita grup­pi di tradizioni popolari sardi e in­ternazionali i quali sfilano per le vie del paese e, a sera, si esibiscono nel­la centrale via Regina Elena.



 
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