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Comune di Santa Maria Coghinas |
Il castello dei Doria
II paese, posto ai margini della grande piana del Coghinas che principalmente con la coltivazione intensiva dei carciofi alimenta l'economia, è di origine relativamente recente.
Sorse infatti (dopo lo spopolamento della zona determinato nel Quattrocento dalla malaria e dalla minaccia delle incursioni dei pirati) alla fine del Settecento, quando i pastori che dalla montagna portavano le loro greggi nella vasta pianura nella stagione della transumanza, per gradi si insediarono intorno alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, che ancora resta al centro del paese.
La chiesa, costruita intorno al 1150, fu rimaneggiata nel Trecento, periodo al quale risale la facciata in arenaria, ornata da archetti ascendenti e da un bei portale.
All'interno (unica la navata chiusa da un'abside) si conserva una statua lignea, probabilmente cinquecentesca, della Madonna.
Alle spalle il paese ha le sorgenti termali di Casteldoria, che sgorgano (a una temperatura che può raggiungere i 75 gradi) dalla viva roccia e dallo stesso letto del fiume nella parte più alta del suo corso.
Intorno alle fonti è stato costruito uno stabilimento termale dotato di struttura alberghiera.
Tutto il complesso è ora in fase di ristrutturazione e di ammodernamento.
Alto sullo scosceso rilievo che, alle spalle del paese e delle terme domina la piana, si leva il Castello dei Doria, del quale restano la torre a pianta pentagonale e resti della cisterna e delle mura perimetrali.
Il castello, costruito nel XII secolo da Brancaleone Doria, marito di Eleonora d'Arborea, fu in seguito sede di un presidio aragonese e, fino al 1720, di una guarnigione spagnola.