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Padria

Sassarese

Comune di Padria
(provincia di Sassari)
Altitudine:  m 304 Superficie: kmq 48,03 Abitanti: 874  

Il ponte Ettori, costruito in età romana sul fiume Temo


Posto ai piedi di tre piccoli colli di forma conica, brevi escrescenze roc­ciose del suolo, Padria si distende su un lento declivio.
Intorno ha una va­sta estensione di terre ondulate che in un passato ormai lontano, inten­samente coltivate, produssero grandi quantità di frumento, ma che oggi non sembrano più in grado d'essere fonte d'un diffuso benessere.
Si spie­ga così il graduale declino del paese, che mezzo secolo fa aveva più di duemila abitanti, e ne aveva ancora 1834 nel 1961. Padria ha alle spalle un passato di alto decoro, poiché, sorto probabilmente sulle rovine di un importante insediamento roma­no, Gurulis Vetus, in età medioevale fu capoluogo della curatoria di Capu-tabbas e nei secoli che seguirono sofferse, con tutta questa parte del­la Sardegna, delle lotte fra i domina­tori genovesi, i Doria, e i nuovi con­quistatori spagnoli.
Agli spagnoli, tuttavia, deve la bella chiesa cin­quecentesca di Santa Giulia, esem­pio tra i più raffinati e stilisticamen­te significativi dell'architettura ca­talano-aragonese rimasti in Sarde­gna.
La facciata, in bianco cal­care e ornata da un bei portale con arco a pieno sesto, è chiusa fra due robusti contrafforti; di linee armo­niose il campanile a sezione quadra­ta.
Nel territorio sono numerose le trac­ce degli insediamenti umani che si susseguirono nel corso dei millenni.
Sul sommo del Monte Ruggiu, a qualche chilometro dal paese, è sta ta trovata una necropoli di età pre-nuragica costituita da alcune domus de janas , in una delle quali il pavi­mento è rialzato a formare i letti funerari.
Documento dell'età nuragica è il Nuraghe Longu, che sorge a breve distanza dall'abitato, la cui strut­tura complessa ha un corridoio che conduce alla camera centrale.
Vi so­no anche, prossimi al paese, i resti di una fortezza punica, costituiti da un muro a secco in grossi blocchi poligonali, lungo 65 metri.
Dell'età romana resta il Ponte Ettori, costrui­to sul corso del Temo in prossimità del confine del territorio di Villanova Monteleone. Una scultura romana (la testa di un giovinetto) trovata nel territorio di Padria, è ora custodita nel Museo Sanna di Sassari.
Nell'abitato, nei locali dell'antico "Monte Granatico", è stato allestito il Museo archeologico nel quale è or­dinato il materiale litico e ceramico trovato nei dintorni a partire dal se­condo dopoguerra



 
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