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Giave

Sassarese

Comune di Giave
(provincia di Sassari)
Altitudine: m 595 Superfìcie: kmq 46,92 Abitanti: 716  

"Sa Domu", edifìcio assunto come esempio delta locale architettura spontanea. All'interno e allestito un museo etnografico nei quale sono documentati gli usi tradizionali delta vita domestica



II paese è posto su un breve pianoro alto sulla piana di Campu Giavesu, ai piedi della sommità del Planu Roccaforte: vi si giunge, dalla statale Carlo Felice, percorrendo una strada tortuosa e ripida che in tre chilome­tri supera un dislivello di 170 metri. L'abitato, se pure privo di emergenze architettoniche di straordinario pre­gio, offre però una vista sorprenden­temente ampia della vasta pianura sulla quale si levano numerosi i coni di vulcani spenti. E di notevole inte­resse la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea , costruita nel 1583 in stile tardo-gotico; di linea severa la facciata, dominata dall'alto cam­panile ottagonale.
L'interno ha un'u­nica ampia navata; elegante la sacrestia di epoca barocca.
Il territorio conserva numerose testimonianze di insediamenti nuragici, particolarmente fitte in quella che viene chia­mata Valle dei Nuraghi.
Fra tutti i monumenti megalitici quello rimasto più integro è il Nuraghe Oes, di struttura complessa: a quella centra­le, della quale restano due piani, si aggiungono altre due torri più basse, oggi in gran parte diroccate, colle­gate alla prima da un bastione che aveva evidente funzione difensiva.
All'interno gli ambienti sovrapposti erano divisi da solai in legno.
Il territorio abbraccia luoghi di gran­de fascino e d'interesse notevole, a partire dallo stesso Planu Roccaforte, sul quale i Doria nel 1336 co­struirono un castello che ebbe vita breve, poiché, espugnato dagli ara­gonesi cent'anni più tardi, fu completamente smantellato.
Del castello restano pochi resti, ma il luogo offre alla vista tutta una regione vastissi­ma, dal Monte Traessu alla Valle dei Nuraghi.
Di grande suggestione è an­che la vallata di Calarighes, ricca di vi­gneti, che prende il nome da una sin­golare sorgente, nella quale l'acqua sgorga dal tronco di un grande piop­po.
Fra i rilievi vulcanici è di partico­lare interesse il Monte Annaru, dichiarato già da anni monumento naturale di speciale interesse.
Nel cratere del vulcano spento, che si le­va a due chilometri dal paese, duran­te l'inverno si forma un piccolo lago.
Non lontano è un singolare monoli­te, la Rocca Pedra Mennalza, alto un centinaio di metri; gli studi dei qua­li è stato oggetto accreditano l'ipo­tesi che sia di origine vulcanica.
Tutti gli anni, il 26 settembre e nei cinque giorni successivi, nella Chie­sa dei santi Cosma e Damiano, posta a brevissima distanza dal paese, presso la cima del Planu Roccaforte, si celebra la festa dei due fratelli, che subirono il martirio nel IV seco­lo.
La festa richiama una densa folla di fedeli anche dai vicini centri del Meilogu.



 
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