Menu principale:
Comune di Giave |
"Sa Domu", edifìcio assunto come esempio delta locale architettura spontanea. All'interno e allestito un museo etnografico nei quale sono documentati gli usi tradizionali delta vita domestica
II paese è posto su un breve pianoro alto sulla piana di Campu Giavesu, ai piedi della sommità del Planu Roccaforte: vi si giunge, dalla statale Carlo Felice, percorrendo una strada tortuosa e ripida che in tre chilometri supera un dislivello di 170 metri. L'abitato, se pure privo di emergenze architettoniche di straordinario pregio, offre però una vista sorprendentemente ampia della vasta pianura sulla quale si levano numerosi i coni di vulcani spenti. E di notevole interesse la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea , costruita nel 1583 in stile tardo-
L'interno ha un'unica ampia navata; elegante la sacrestia di epoca barocca.
Il territorio conserva numerose testimonianze di insediamenti nuragici, particolarmente fitte in quella che viene chiamata Valle dei Nuraghi.
Fra tutti i monumenti megalitici quello rimasto più integro è il Nuraghe Oes, di struttura complessa: a quella centrale, della quale restano due piani, si aggiungono altre due torri più basse, oggi in gran parte diroccate, collegate alla prima da un bastione che aveva evidente funzione difensiva.
All'interno gli ambienti sovrapposti erano divisi da solai in legno.
Il territorio abbraccia luoghi di grande fascino e d'interesse notevole, a partire dallo stesso Planu Roccaforte, sul quale i Doria nel 1336 costruirono un castello che ebbe vita breve, poiché, espugnato dagli aragonesi cent'anni più tardi, fu completamente smantellato.
Del castello restano pochi resti, ma il luogo offre alla vista tutta una regione vastissima, dal Monte Traessu alla Valle dei Nuraghi.
Di grande suggestione è anche la vallata di Calarighes, ricca di vigneti, che prende il nome da una singolare sorgente, nella quale l'acqua sgorga dal tronco di un grande pioppo.
Fra i rilievi vulcanici è di particolare interesse il Monte Annaru, dichiarato già da anni monumento naturale di speciale interesse.
Nel cratere del vulcano spento, che si leva a due chilometri dal paese, durante l'inverno si forma un piccolo lago.
Non lontano è un singolare monolite, la Rocca Pedra Mennalza, alto un centinaio di metri; gli studi dei quali è stato oggetto accreditano l'ipotesi che sia di origine vulcanica.
Tutti gli anni, il 26 settembre e nei cinque giorni successivi, nella Chiesa dei santi Cosma e Damiano, posta a brevissima distanza dal paese, presso la cima del Planu Roccaforte, si celebra la festa dei due fratelli, che subirono il martirio nel IV secolo.
La festa richiama una densa folla di fedeli anche dai vicini centri del Meilogu.