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Comune di Sedini |
Uno scorcio del centro storico
Il paese, raccolto in una gola, sembra essersi studiato di trarre profitto dall'asprezza stessa del luogo, poiché nel suo nucleo più antico le case si mescolano alla roccia e si prolungano nelle sue cavità, alcune delle quali dovettero essere vere domus de janas. Le stradine, che da lungo tempo conservano i begli acciottolati, seguono le disuguaglianze del suolo formando un suggestivo intreccio di rampe, gradinate e piccole gallerie. Questa singolare particolarità di Sedini trova conferma esplicita proprio al centro dell'abitato, lungo la strada principale, dove si leva un grande masso chiamato "Sa Rocca" nel quale in età remota, fra il 3500 e il 2700 a.c., fu scavata una domus de janas successivamente riutilizzata in vario modo fino a divenire ordinaria casa d'abitazione.
Inizialmente l'ipogeo era composto da due soli vani, un'anticella e la cella principale, ai quali nell'età del rame furono aggiunti alcuni ambienti laterali. In età medievale l'antica sepoltura fu utilizzata come prigione, infine nel Novecento, con l'aggiunta di muri e di solai fu trasformata in abitazione.
Non lontana da "Sa Rocca" è la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea, eretta nel 1527, forse su una chiesa preesistente, in stile gotico-
Alla stessa epoca risale la Chiesa di San Pancrazio che sorge su un colle a breve distanza da Sedini. La Chiesa, costruita in conci di calcare chiaro suddiviso in settori orizzontali da cinque fasce di trachite rossa fu donata come la prima ai monaci di Montecassino.
Del grande monastero cui fu annessa non è rimasta alcuna traccia.