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Sedini

Sassarese

Comune di Sedini
(provincia di Sassari)
Altitudine: m  306 Superficie: 41,49 Abitanti: 1.503

Uno scorcio del centro storico

Il paese, raccolto in una gola, sembra essersi studiato di trarre profitto dall'asprezza stessa del luogo, poiché nel suo nucleo più antico le case si mescolano alla roccia e si prolungano nelle sue cavità, alcune delle quali dovettero essere vere domus de janas. Le stradine, che da lungo tempo conservano i begli acciottolati, seguono le disuguaglianze del suolo formando un suggestivo intreccio di rampe, gradinate e piccole gallerie. Questa singolare particolarità di Sedini trova conferma esplicita proprio al centro dell'abitato, lungo la strada principale, dove si leva un grande masso chiamato "Sa Rocca" nel quale in età remota, fra il 3500 e il 2700 a.c., fu scavata una domus de janas successivamente riutilizzata in vario modo fino a divenire ordinaria casa d'abitazione.
Inizialmente l'ipogeo era composto da due soli vani, un'anticella e la cella principale, ai quali nell'età del rame furono aggiunti alcuni ambienti laterali. In età medievale l'antica sepoltura fu utilizzata come prigione, infine nel Novecento, con l'aggiunta di muri e di solai fu trasformata in abitazione.
Non lontana da "Sa Rocca" è la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea, eretta nel 1527, forse su una chiesa preesistente, in stile gotico-aragonese. L'elegante facciata è divisa in due ordini; al di sopra del portale si apre una finestra quadrangolare, nel secondo ordine un rosone. All'interno, nel presbiterio, è custodita una Trasfigurazione, copia di un dipinto di Raffaello eseguita nel 1597 dal pittore sardo Andrea Lusso. A poco più di due chilometri dall'abitato, nella valle del Rio Silanis, si trovano i ruderi (l'abside, la navata destra e parte della cella campanaria) di uno dei più raffinati monumenti romanici che la Sardegna abbia avuto, la Chiesa di San Nicola di Silanis. costruita all'inizio del XII secolo sul modello della Basilica di San Gavino di Porto Torres, nel 1122 la chiesa fu donata da una copia di aristocratici turritani ai monaci benedettini di Montecassino.
Alla stessa epoca risale la Chiesa di San Pancrazio che sorge su un colle a breve distanza da Sedini. La Chiesa, costruita in conci di calcare chiaro suddiviso in settori orizzontali da cinque fasce di trachite rossa fu donata come la prima ai monaci di Montecassino.
Del grande monastero cui fu annessa non è rimasta alcuna traccia.

 
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