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Comune di Calangianus |
Il complesso nuragico di Monti di Deu
Centro votato tradizionalmente alla lavorazione del sughero che gli assicura un solido benessere (in anni recenti vi si registrò un reddito individuale medio fra i più alti della Sardegna), Calangianus si distende in una conca lievemente digradante verso ovest e protetta da alte rocce granitiche sugli altri tre lati.
L'abitato, nel suo nucleo storico, ha strade strette e tortuose pavimentate di lastre di granito, case la cui facciata è ingentilita da balconi di ferro battuto, una piazza che ha al centro il monumento ai caduti.
Di granito è la facciata della chiesa parrocchiale di Santa Giusta che, costruita nel Trecento, subì successivamente diversi rifacimenti.
All'interno vi si conserva un quadro dell'Assunzione di Maria, del pittore sardo Andrea Lusso, vissuto nel Cinquecento.
Fra le altre chiese del paese, di qualche rilievo quella seicentesca di Sant'Anna.
Calangianus conobbe le vicende degli altri centri di questa parte della Sardegna: il dominio dei Giudici di Gallura. quello degli Arborea, infine la dominazione spagnola.
Fu alla metà dell'Ottocento che due imprenditori locali impiantarono uno stabilimento dove il sughero non subiva soltanto la prima lavorazione, come era avvenuto fino a quel momento, ma l'intero ciclo della lavorazione che r»e faceva un prodotto finito. Ne derivarono mutamenti rilevanti così sul piano economico come su quello sociale.
Di sughero, del resto, Calangianus ebbe abbondanza poiché nel suo territorio vi erano vastissime sugherete. delle quali resta ancora una parte considerevole.
Il territorio ha luoghi di singolare bellezza: valli ricche di boschi e di corsi d'acqua, alte cime rocciose che in molti casi superano largamente i mille metri d'altezza (giunge a 1.108 metri l'altipiano di Li Concili), rocce scolpite dal vento e dall'acqua in forme bizzarre. Ne mancano i documenti di antichissimi insediamenti umani.
A pochi chilometri dal paese si trova il vasto complesso nuragico di Monti di Deu, costituito da nuraghi, fortificazioni. una fonte e una tomba di giganti: i resti di un articolato insediamento, ben definito nei suoi aspetti civile, militare, funerario.
In particolare il Nuraghe Agnu, posto a ridosso di uno stazzo, è un nuraghe a corridoio dalla pianta a ferro di cavallo orien-
La lavorazione del sughero, oggi non più puramente artigianale, ma evoluta attività industriale, a partire dal 1978 viene celebrata ogni due anni con la Biennale del Sughero, che si svolge la terza settimana di settembre.
La mostra che è al centro della manifestazione non raccoglie soltanto i manufatti tradizionali, ma illustra il ciclo completo della lavorazione del sughero.
Vi partecipano infatti tutti gli operatori del settore (non pochi gli stranieri): produttori, fabbricanti, artigiani, costruttori di macchine destinate ai sugherifici; nella sola Calangianus vi sono cinque officine specializzate nella costruzione di tali macchine.