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Comune di Monteleone Rocca Doria |
La chiesa di Santo Stefano
Il paesino, il più piccolo comune della provincia di Sassari (il numero dei cui abitanti si è più che dimezzato nel corso degli ultimi quattro decenni: erano 335 nel 1962), è posto al sommo di un colle roccioso che si leva alto sulla pianura e le colline che lo circondano.
Vi si giunge per una stradina ripida e tortuosa che sale tra siepi di fichidindia sfiorando il lago artificiale del Temo.
Il borgo medioevale sorse nel XIII secolo intorno al castello fatto erigere dai Doria sulla inaccessibile cima del colle.
Il castello ebbe poi vita relativamente breve.
Nel 1433 vi si asserragliò Nicolo Doria che per tre anni resistette all'assedio posto dalle forze aragonesi alle quali s'erano unite milizie di Sassari, di Bosa e di Alghero.
L'assedio durò tre anni: nel 1436 Nicolo Dona dovette capitolare e i vincitori smantellarono la fortezza, a ricordare la quale oggi non resta molto: qualche tratto della cinta dì difesa ancora affiorante, le rovine della torre, strutture sgretolate sparse su una vasta area. Sopravvisse il paesino, ma gran parte degli abitanti lo abbandonò e si trasferì a Villanova Monteleone: ne restò un piccolo nucleo, i cui discendenti, di generazione in generazione, sono in qualche modo riusciti a tenere in vita l'antico borgo, che ancora conserva le sue stradine, le antiche case sulle facciate di alcune delle quali resta incisa l'aquila che fu lo stemma dei Doria, la chiesa romanica.
La chiesa, intitolata a Santo Stefano, fu costruita nella prima metà del Duecento, a una sola navata e con una sola abside; qualche decennio più tardi furono aggiunte una seconda navata e un'altra abside per più aspetti diversa dalla prima.
Ai margini dell'abitato vi è una seconda chiesa, quella di Sant'Antonio Abate, costruita nella stessa epoca.
Il territorio del comune conserva un nuraghe e i resti di un insediamento punico, oggi sommerso dalle acque del bacino del Temo e visibile solo nei periodi di secca.