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Comune di Bultei |
I resti delle terme romane dì San Saturnino
II paese, disposto ad anfiteatro intorno al corso di un torrente (il Rio Tortu) che scende dalla vetta del Monte Masiennera, si affaccia sulla valle del Tirso, di fronte alle Terme di San Saturnino. L'abitato (strade disposte con ordine, una chiesa parrocchiale di costruzione relativamente recente, un grande edificio scolastico), un tempo distinto in due rioni, si è andato unificando nel tempo. Bultei, che nel 1962 aveva 2.370 abitanti, negli ultimi decenni ha diviso con buona parte dei centri del Goceano il destino di parziale spopolamento.
Dispone tuttavia di un territorio che, se pure non vastissimo, è vario e ricco di risorse, poiché abbraccia una parte della pianura che comprende le Sorgenti termali di San Saturnino, il cui effettivo sfruttamento avviene però in larga misura nel territorio di Benetutti, e si spinge fin verso le cime della catena montuosa del Goceano. In tutta quest'area, in particolare in prossimità del Tirso, sono numerose le testimonianze di antichissimi insediamenti umani che si sono succeduti fino all'età fenicio-
Non mancano le testimonianze dell'età nuragica. A qualche chilometro dal paese, lungo la strada per Buddusò, vi è il Nuraghe Nurchidda , del quale si è conservata soltanto la torre centrale, che ha la copertura a tholos e pianta circolare. A 1000 metri d'altezza, lungo la strada per Pattada, si trova il Nuraghe Tilariga, costituito da una torre principale fiancheggiata trasversalmente da un corpo aggiunto
Di grande interesse naturalistico il Parco naturale di Sa Fraigada, che fa parte del vasto comprensorio forestale di Fiorentini, divenuto proprietà demaniale nel 1886. Nel parco crescono principalmente sughere, lecci e roverelle, ma nei primi decenni del Novecento al suo interno, nella località detta "Su Tassu", sono stati piantati numerosi pini larici che oggi, alti più di 30 metri, sono gli alberi più alti della Sardegna.