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Comune di Cossoine |
La chiesa parrocchiale dì Santa Chiara
II paese, posto sulla sommità pianeggiante di una breve altura, si affaccia sulla piana di Campu Giavesu, un tempo intensamente coltivata, oggi vasta distesa di pascoli.
Intorno si levano modesti rilievi, alcuni dei quali sono vulcani spenti.
La natura vulcanica della zona ha avuto influenza determinante sul suo generale assetto, poiché ha reso impermeabile il suolo della piana, che per lunghissimo tempo fu un grande acquitrino dal quale coloro che lo popolavano (gli abitanti di Cossoine come quelli di Giave) si dovettero ritrarre per insediarsi in luoghi elevati, al riparo dalla malaria.
L'abitato sembra raccogliersi intorno alla chiesa parrocchiale di Santa Chiara, d'impronta tardo-
Di notevole interesse la chiesa campestre di Santa Maria Iscalas, posta, a cinque chilometri dal paese, su un'altura dalla quale si affaccia su una breve pianura boscosa.
La piccola chiesa, che rappresenta uno dei pochi esempi di architettura tardo-
Ha pianta a croce greca; dal corpo centrale, sul quale si leva una cupola, partono quattro bracci uguali, orientati secondo i punti cardinali.
Il braccio orientale termina in una piccola abside. All'interno si è conservato un affresco di matrice bizantina raffigurante il Battesimo di Gesù.
Non lontana dalla chiesetta è la Grotta di Su Peltusu, ritenuta la più lunga della provincia.
La grotta costituisce un vero sistema carsico con vari laghetti sotterranei; le acque vi hanno scavato diverse gallerie e creato suggestive concrezioni calcaree.
Un'altra inquietante cavità, la Voragine di Mammuscone, si apre in un terreno pianeggiante a breve di stanza dall'abitato.
E formata da diversi salti, il più alto dei quali di 60 metri.
La leggenda vuole che vi venissero precipitati i vecchi e coloro i quali violavano le norme della comunità.
Molto meno leggendario è il fatto che, ancora in tempi non molto lontani, la voragine sia stata utilizzata come tomba nella quale far scomparire sbrigativamente i nemici.