Menu principale:
Comune di Tergu |
La chiesa di Nostra Signora di Tergu
Tergu appare disperso nella pianura, così che non è facile individuarvi un nucleo compatto. Il suo singolare dilatarsi è probabilmente conseguenza della sua storia; infatti fino al 1980, quando ottenne l'autonomia municipale, era frazione, non di uno solo, ma di tre comuni, Osilo, Nulvi e Castelsardo, i cui confini non soltanto passavano attraverso il paesino, dividendo casa da casa, ma correvano anche attraverso singole case, dividendo stanza da stanza: paradossalmente poteva accadere, e forse accadde nella realtà, che componenti d'una stessa famiglia fossero cittadini di comuni diversi a seconda della parte dell'abitazione nella quale erano nati. Vi è però, oltre a quelli rappresentati dall'oggettiva contiguità e dai comuni usi di vita, un elemento unificante, ed è la bella chiesa romanica di Nostra Signora di Tergu, la cui esistenza è documentata fin dal 1122, ma che dovette essere costruita alcuni decenni prima, intorno alla fine dell'XI secolo.
All'impianto originario, a navata unica, fu successivamente aggiunto il transetto con due cappelle e, in età aragonese, la sacrestia. La facciata in trachite rossa, ha eleganti elementi decorativi, (archi ciechi, capitelli, un rosone e quattro esili colonnine) di calcare bianco; semplice e spoglio l'interno.
La chiesa, che in età medioevale fu annessa a un importante monastero benedettino del quale restano poche tracce, è la meta della processione del Lunissanti, che nella mattinata del lunedì precedente la Pasqua parte da Castelsardo portando, secondo un suggestivo rituale, i "misteri" o simboli della Passione. A breve distanza dal paese, sulla cima del Monte Elias, sono ben visibili i resti imponenti di una imponente muraglia nuragica, lunga ben 120 metri, ed alta 5, eretta a protezione di un villaggio, del quale restano poche tracce.