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Comune di Pattada |
Il Parco comunale della pineta
Prossimo al sommo del Colle di San Gavino, il nucleo storico di Pattada (case di linee semplici dalle facciate di nudo granito, tortuose e ripide le vecchie stradine) ha l'aspetto severo del paese di montagna.
Ha ai piedi il lago artificiale che raccoglie le acque del Rio Mannu; di fronte il Monte Lerno, che fa da cardine fra la catena del Goceano e quella dei Monti di Alà.
L'abitato bene ordinato è privo di emergenze architettoniche di grande rilievo che non siano la chiesa parrocchiale di Santa Sabina, costruita sulle rovine di una chiesa cinquecentesca, la Chiesa di San Giovanni, la sede municipale, di costruzione relativamente recente, nella quale si avverte qualche concessione al gusto del Liberty.
Sulla pianeggiante sommità del colle, che guarda su un vasto succedersi di pianure e di colline, si conservano i resti della chiesetta di San Gavino, che fu annessa a un convento di monaci camaldolesi.
Il paese non mostra segni di malessere: vi sono attivi i commerci, numerose e di grande prestigio le attività artigianali, promettenti le nuove iniziative legate al turismo.
Tuttavia nel corso degli ultimi decenni la sua popolazione è andata costantemente diminuendo: ancora nel 1962 vi si contavano 5140 abitanti.
Molto vasto il territorio (oltre 16.000 ettari), in grado di alimentare la solida tradizione pastorale ancora viva nel paese.
Ad onta degli incendi che negli anni scorsi hanno prodotto danni molto gravi, vi restano bei boschi di lecci, querce da sughero e roverelle.
Molto vasto e di grande fascino quello che si estende sui fianchi del Monte Lerno, ora affidato al Demanio forestale.
Vi si è creata un'oasi faunistica nella quale vivono una trentina di mufloni e circa ottanta cervi.
Sulla riva del lago artificiale sorge il Nuraghe Lerno, di struttura complessa, intorno al quale sono visibili i resti di un villaggio.
Pattada gode di fama non soltanto nell'ambito regionale per i coltelli che abili artigiani vi producono a mano.
A questa tradizione rende omaggio la Mostra del Coltello che si svolge tutti gli anni nel mese di agosto.
Oltre a quelli di produzione locale vi si espongono coltelli provenienti da diverse parti del mondo.
All'artigianato del coltello si è aggiunto, in anni recenti, quello della liuteria: nei locali annessi alla chiesa seicentesca di San Giovanni è sorta una bottega nella quale vengono prodotti, con metodi artigianali, violini e altri strumenti ad arco.
Suggestiva la Festa di Santa Sabina, che si celebra il 29 agosto e nel corso della quale sfilano in processione le donne del paese col loro costume tradizionale, che è tra i più belli della Sardegna, e cavalieri che portano alte bandiere votive di damasco ricamato.