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Comune di Cheremule |
La Tomba Branca
II paesino è posto alle pendici orientali di un vulcano spento, il Monte Cuccuruddu (676 metri), oggi in larga misura coperto da boschi.
L'abitato (stradine strette e tortuose, case basse addossate l'una all'altra) conserva l'antico impianto medioevale.
La chiesa parrocchiale di San Gabriele Arcangelo rivela, nelle linee armoniose della facciata la sua origine gotico-
La popolazione, in lento declino (il paese aveva 750 abitanti nel 1962), trova risorse modeste nell'agricoltura e nelle cave:
nel territorio vi sono vasti giacimenti di cheremulite, una speciale sabbia lavica largamente impiegata come materiale da costruzione. In età medioevale conobbe le stesse vicende di Thiesi: fece parte della curatoria del Meilogu nel Giudicato di Torres, in seguito subì il dominio dei Doria e poi degli aragonesi, che lo incorporarono nel marchesato di Monte Maggiore, feudo dei Manca.
Il territorio, di modesta estensione, conserva numerose testimonianze di insediamenti antichissimi.
A pochi chilometri dal paese, in una regione detta Museddu, vi è una necropoli che comprende diciotto domus dejanas risalenti all'età neolitica recente (3500-
Nella stessa zona si trova un'altra tomba prenuragica riutilizzata successivamente: vi fu forse sepolto, in età medioevale, un personaggio di rilievo della comunità, come sembrano indicare le sculture d'impronta bizantina che appaiono sulle pareti.
Un altro complesso ipogeico, la Tomba Branca, si trova isolato sul lato occidentale della piana di Mesu s'Ena. Vi sono conservati interessanti esempi d'arte preistorica: su una parete dell'ambiente d'ingresso sono scolpite, stilizzate, figure umane riunite in cerchio forse in una danza tribale o, secondo altre ipotesi, in una battaglia. A pochi chilometri dal paese, presso la strada che collega Thiesi con Romana, si leva su una modesta collina il Nuraghe Majore a struttura monotorre, costruito in grandi blocchi di basalto.